“Emergenza rifiuti, la Regione Lazio ha scelto Castel Campanile come sito idoneo per la realizzazione di un impianto di smaltimento dei rifiuti. La notizia qui, nella località di Palidoro (Comune di Fiumicino ma a ridosso delle frazioni di Cerveteri) non ha ancora i crismi dell’ufficialità ma le polemiche sono già alte. Fu lo stesso sindaco di Fiumicino, Mario Canapini a dare la disponibilità lo scorso fine maggio, durante l’inaugurazione dell’impianto di biogas a Maccarese, per far costruire un termovalorizzatore sul territorio di Fiumicino a causa dell’emergenza di Malagrotta. Ma i primi cittadini degli altri Comuni del litorale non la pensano come lui. E si scagliano contro la decisione di usare la cava a ridosso delle campagne di Cerveteri e delle frazioni de I Terzi e Valcanneto, dove sono presenti oltre alle abitazioni anche degli agriturismi. “Ancora lo chiamano impianto di termovalorizzazione? – tuona il sindaco di Cerveteri, Gino Ciogli – È un bruciatore a tutti gli effetti e ha un impatto disastroso sull’ambiente. Siamo pronti ovviamente a mobilitarci per impedire, con tutti i mezzi consentiti, che si realizzi questo scempio ecologico. E lo dico non perché riguarda il nostro comprensorio, bensì per il fatto che si deve puntare sulla raccolta differenziata: non c’è altra alternativa e la Polverini lo deve capire”.
Il collega di Ladispoli, il primo cittadino Crescenzo Paliotta, si allinea con Ciogli: “A pochissima distanza da questa zona – ricorda – si trova la sede dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Il futuro consiste nella raccolta porta a porta. Ci opporremo e già lo abbiamo fatto anche in aula consiliare votando una mozione all’unanimità”.
La mobilitazione è partita una decina di giorni fa: mille persone a Torrimpietra bloccarono la statale Aurelia per una decina di minuti. “A partire dal 2 luglio – come annuncia il portavoce del comitato Rifiuti Zero a Fiumicino, Massimo Piras – sono state messe in preventivo una petizione popolare contro l’inceneritore e una serie di occupazioni del suolo pubblico per dare vita a dei sit-in simultanei nelle città di Fiumicino, Fregene, Passoscuro, Maccarese e Torrimpietra”. Si preannuncia dunque una dura battaglia con i comitati di zona di Palidoro, Valcanneto, San Martino, Monteroni, gli agricoltori, le associazioni ambientaliste e i cittadini schierati in prima linea per opporsi alla scelta della Regione. (Il Messaggero 29 giugno, Emanuele Rossi)