Continua la personale odissea di chi ha subito il furto di un proprio mastello per la differenziata. Oltre al danno, infatti, si aggiunge la beffa di indicazioni contraddittorie sui modi alternativi con cui provvedere allo smaltimento, sempre in attesa che si rendano disponibili nuovi mastelli per sostituire quelli rubati. Come sta accadendo al residente di via Rodi Garganico – ma il problema interessa molte più famiglie – che a due settimane dal furto del suo mastello per la carta è ancora alla ricerca di una soluzione. “Una volta accortomi del fatto – spiega – ho chiamato il numero verde che mi ha invitato a recarmi al centro di raccolta di via Pesce Luna per farmi sostituire quello mancante. Ma è stato un viaggio a vuoto non solo mio ma di diverse altre persone che erano lì per lo stesso motivo: i nuovi mastelli arrivati, infatti, in realtà sono riservati esclusivamente ai nuovi iscritti o a chi riporta il vecchio per una sostituzione”. Da cittadino che vuole rispettare le regole, non si è dato però per vinto: “Ho chiamato di nuovo il numero verde raccontando quanto mi era accaduto, e che sembrava meravigliare anche loro, aggiungendo però un suggerimento che, a loro dire, avrebbe potuto risolvere il problema: mettere la carta in un sacchetto biodegradabile”. Cosa che lui ha fatto posizionando il sacchetto la sera prima della raccolta. Al suo ritorno dal lavoro il giorno dopo, però, il sacchetto non era stato raccolto, trovando invece su di esso un biglietto, scritto a mano da un addetto, con su scritto: “Gentile signore, per la carta mi è stato riferito che se non ha il mastello la può conferire o con un sacchetto di carta oppure sfusa in un secchio qualsiasi”. Ovviamente sorpreso, si è a quel punto rivolto al centro di via Cesenatico, dove però ne sapevano meno di lui: “Davvero a Pesce Luna non sostituiscono i mastelli rubati? Proprio questa mattina è quello che abbiamo consigliato di fare a due persone…”.
“È chiaro – conclude il nostro interlocutore – che c’è un po’ di confusione riguardo a un problema che sembra stia coinvolgendo sempre più persone. Per esempio, se mettessi la carta in un altro sacchetto di carta quando è prevista pioggia cosa succederebbe? Potrei comprare un secchio ma con il rischio che mi rubino anche quello. Io però, voglio chiarire, non ce l’ho con il servizio, che anzi mi sembra cerchi di fare il suo meglio. Ma se dietro questi furti, come credo, ci sono quelli che non pagano le tasse, considero loro i veri colpevoli. Per questo mi chiedo, come mai dopo ormai anni di differenziata non si è ancora riusciti a scovarli?”.