Giulia su palo m Mamma 1 m

Poi dalla casa di fronte è scesa la madre, Florentina, che le ha portato la sua colazione preferita, succo di frutta alla pera e merendina al cioccolato. Mentre la lasciava delicatamente a terra è stata sentita dire: “Prendi la merendina Giulia, che poi dobbiamo andare a scuola”.

Una giornata straziante quella di ieri in via della Muratella 1665, troppo grande il dolore della famiglia romena per poterlo contenere tra le mura domestiche. Così, per tutto il giorno, Florentina e il marito Costantinu Timofte, in una sorta di trance hanno fatto la spola tra l’appartamento al secondo piano e la strada. Sempre scortati dagli amici e dai parenti, italiani e romeni uniti dalla tragedia, che gli sono stati sempre intorno. Tanto che alla fine “l’angolo di Giulia” si è trasformato in una veglia funebre: intorno al palo della luce è stata attaccata una foto della bambina, a terra sono stati accesi dei lumini e in serata è arrivata persino una croce di legno costruita dallo zio.

“Ridatemi la mia bambina, la rivoglio qui”, singhiozzava di tanto in tanto la madre, mentre i vicini le spiegavano che bisognava attendere l’autopsia disposta dal magistrato. Qualcuno a un certo punto ha portato una sedia di legno sul bordo della strada dove Florentina si è accasciata stringendo l’orsacchiotto di Giulia al quale erano state infilate le sue scarpine blu.

Sposati da una decina di anni, “Flore e Costantino” avevano avuto la loro bambina solo 4 anni fa e dopo tanti tentativi, un regalo insperato ma che alla fine aveva dato un senso alla loro vita. In lacrime anche tutti i medici e gli infermieri dell’Aurelia Hospital che hanno tentato in tutti i modi di rianimarla, secondo loro è stata una emorragia interna a provocarne la morte, la bambina era così esile e l’impatto così violento che ci voleva un miracolo per salvarla.

I funerali, autopsia permettendo, dovrebbero esserci venerdì, si celebreranno a Ladispoli nella chiesa ortodossa dove Giulia era stata battezzata. Il Comune ha messo a disposizione un loculo nel cimitero di Palidoro e la Pro Loco di Torrimpietra ha aperto una sottoscrizione per pagare tutte le spese. Una psicologa e una assistente dei servizi sociali comunali sono andati ieri sera a casa dei Timofte, Florentina avrebbe detto di “voler raggiungere Giulia”. Nessuno ha sottovalutato le sue parole.