“Siamo su Scherzi a parte? Purtroppo no. Anche se ormai niente ci stupisce davvero, neppure che per sostenere i propri progetti di devastazione ambientale AdR voglia presentarsi ai cittadini come una società “verde”, sensibile all’ambiente!

AdR, controllata come è noto da Atlantia, controllata a sua volta dalla famiglia Benetton che dovrebbe espropriare i terreni della Maccarese SpA (anche questa della famiglia Benetton) ha infatti avviato una campagna di interviste telefoniche agli abitanti dei dintorni dell’aeroporto di Fiumicino. Già dieci anni fa Società Aeroporti di Roma ci aveva provato e a dire il vero allora cose non le erano andate proprio bene.

Ora tra le varie domande – tese a sollecitare l’apprezzamento degli intervistati per i vantaggi portati dall’aeroporto in termini di lavoro, ricchezza, benessere economico, opportunità e a sondare la loro consapevolezza dei disagi derivanti dall’inquinamento acustico ed atmosferico e dei pericoli per la salute –  ci sono alcune domande irresistibili in cui AdR si autopresenta come società attenta e impegnata sul fronte della tutela dell’ambiente!

Ci vuole un bel coraggio e una bella faccia tosta a rivendicare l’amore per l’ambiente di una società che da oltre dodici anni sta cercando in tutti i modi di cementificare 1300 ettari di Riserva Naturale Statale per creare un secondo aeroporto di cui abbiamo dimostrato ampiamente l’inutilità e che non retrocede neppure dopo aver ricevuto la bocciatura ai propri progetti guarda caso proprio dal Ministero dell’Ambiente, e non solo ricorre ai giudici del TAR ma intende ripresentare il progetto di una nuova Quarta Pista da costruire proprio all’interno della Zona di massimo pregio della Riserva!

Certo, qualche vantaggio dalla vicinanza con l’aeroporto – pochini a dire il vero – ci sarà pure, ma fosse per noi avremmo chiesto ai nostri concittadini se sono d’accordo con la cementificazione di  un polmone verde di 1300 ettari, e la conseguente distruzione di una agricoltura di pregio,  lo sconquasso della rete stradale di tutto il territorio, con  l’abbattimento di diversi centri agricoli e casali della bonifica, a favore di nuovi posti di lavoro fantomatici ma molto reali peggioramenti delle condizioni di lavoro sempre più mal pagato e precario.

Vorremo chiedere se sono d’accordo sui continui licenziamenti praticati in aeroporto e sulla prospettiva di veder scaricati sulle proprie teste ulteriori inquinanti acustici e atmosferici con conseguenze gravi per la salute e, in ultimo se hanno una vaga idea di quanti milioni di euro il concessionario AdR ha guadagnato in pochi anni grazie agli aumenti delle tasse d’imbarco accordati dalla Convenzione di programma firmata da Mario Monti, oltre alle regalie concesse nell’ultimo anno dall’attuale Ministra dei Trasporti.

Come Comitato sosteniamo da sempre che ampliare l’aeroporto non serve, che per difendere la popolazione dal rumore e dall’inquinamento atmosferico non servono altre piste ma bisogna spostare i low cost (peraltro i più rumorosi) in un altro aeroporto, e che 10 euro di aumento della tassa d’imbarco – che AdR continua ad incassare anche se corrispondevano alle nuove opere ora bocciate – possono essere in gran parte utilizzati per risarcire la collettività che vive nei dintorni dell’Aeroporto. Su questi aspetti, crediamo che anche l’Amministrazione di Fiumicino potrebbe essere d’accordo. Altro che promesse di piste ciclabili e nuovi parchi”.

Comitato FuoriPISTA