I media stranieri puntano l’attenzione sulla polemica scatenata dall’applicazione messa online da un giovane programmatore napoletano Luigi Marino.
È «un hit controverso», scrive il Telegraph, che mette subito in evidenza lo sdegno suscitato dalla coincidenza con il Giorno della memoria dell’Olocausto, il 27 gennaio. «I discorsi, l’ultimo dei quali rilasciato nel 1938, quando l’Italia introdusse leggi che discriminavano gli ebrei, sono arrivati al secondo posto delle applicazione più scaricate» proprio quando in Italia si celebrava il 65.mo anniversario della liberazione di Auschwitz da parte delle forze russe. L’applicazione è arrivata il 28 gennaio in vetta alla classifica, sbaragliando non solo Avatar e il Grande Fratello, ma persino il simulatore di occhiali a raggi X.
La versione italiana del sito web iTunes di Apple è stata «inondata» di commenti di condanna, sottolinea il Telegraph. Marino – ha aggiunto – ha detto di non volere elogiare l’era fascista e di volere documentare «una triste pagina della storia del nostro Paese».
A 65 anni di distanza dall’impiccagione del Duce e della sua amante, osserva il Telegraph, i souvenir di Mussolini, nota il quotidiano britannico, continuano ad alimentare un fiorente commercio online. Tra i "memorabilia" fascisti, busti di Mussolini, il dopobarba Nostalgia e magliette con la scritta Wids, acronimo per «W il Duce Sempre».
L’applicazione, chiamata iMussolini, è stata scaricata in media 1000 volte al giorno da quando è stata lanciata il 21 gennaio. Il Daily Mail ricorda che «tecnicamente» l’apologia del fascismo e il saluto romano con il braccio destro alzato sono «illegali» in Italia.
iPhone Italia afferma che l’applicazione è uno strumento storico e non politico. Il suo sito è stato sommerso di commenti, «sia pro che contro», osserva ancora il tabloid inglese, aggiungendo che ieri la pagina dei commenti è stata chiusa.
Il biografo di Mussolini Christopher Duggan, della Reading University, scrive il Daily Mail, afferma di considerare la vicenda preoccupante ma di non essere sorpreso. «È un’ulteriore prova del fatto che negli ultimi 20 anni c’è stata una riabilitazione in sordina del fascismo in Italia e che è accettabile. Le autorità italiane dovrebbero fare qualcosa».
El Pais titola «Mussolini "re" dell’iPhone in Italia» e sottolinea che l’applicazione ha suscitato preoccupazione sulla stampa italiana e che alcuni si chiedono se non sia apologia del fascismo. «iTunes ha comunicato al suo autore che manterrà lì applicazione in vendita, ma bandirà i commenti offensivi per la democrazia o nostalgici». Il sito del quotidiano spagnolo El Mundo è stato tra i primi siti stranieri a dare notizia del record di download.
È il Nouvel Observateur a titolare: «Mussolini sbarca in grande pompa sull’iPhone». L’applicazione fa polemica in Italia – nota il giornale francese – tanto più che è l’applicazione a pagamento più scaricata del Paese. «iMussolini non celebra il fascismo», assicura il suo ideatore, «ha un valore storico». (Il Sole 24 Ore, di Elysa Fazzino)