Unitamente al Presidente Mancini, che è anche anche componente del Comitato di Reggenza di Assobalneari Italia- Federturismo Confindustria, erano presenti il Consigliere Comunale di Fiumicino Marco Fantauzzi, l’Avvocato esperto demanialista Prof. Antonio Palma, Matteo Salce e Francesco Milleri, componenti di Giunta della Balnearia Litorale Romano. All’ordine del giorno, le misure introdotte sul demanio marittimo dal Decreto Legge Sviluppo n.70/2011, anche in relazione alla Procedura d’Infrazione n.2008/4908, avviata dalla Comunità Europea nei confronti dell’Italia nel gennaio 2009. “Il Sottosegretario Casero ha condiviso pienamente con noi la necessità di stabilire una congrua fase transitoria antecedente l’applicazione del diritto di superficie, richiamato all’articolo 3 del Decreto Sviluppo – ha dichiarato Simonetta Mancini –  L’esigenza di un tale periodo transitorio nasce da alcuni elementi ben precisi: necessità di porre fine alla situazione di grande disagio determinatasi nel comparto turistico balneare a seguito dell’avvio della Procedura comunitaria d’Infrazione n.2008/4908; possibilità per le imprese turistiche balneari di fare affidamento su un idoneo orizzonte temporale finalizzato a consolidare la cultura imprenditoriale del comparto e riorganizzare le attività nell’ambito di un sistema normativo certo, chiaro e snello; in ottemperanza a quanto prevede l’Unione Europea (come confermato dal Commissario Europeo per la Regolamentazione del Mercato Interno) in termini di gradualità negli interventi di restrizione nazionali unilaterali, nel passaggio da un vecchio ad un nuovo quadro normativo; evitare una potenziale significativa destabilizzazione del comparto economico, di cui le imprese balneari sono espressione, e degli investimenti realizzati e/o in fase di realizzazione; comprendere appieno i criteri individuati dal Decreto Legge Sviluppo in ordine alle tre fasce spiaggia- arenile- scogliere, rispetto alla normativa vigente; quantificare, con esattezza, l’entità dei nuovi canoni demaniali marittimi i quali, secondo il DLS, dovranno essere commisurati ai valori di mercato; disporre del tempo necessario alla rivisitazione del quadro normativo in materia di rilascio delle concessioni demaniali marittimi ad uso turistico- ricreativo; in un’ottica, peraltro, di andare ad armonizzare, temporalmente parlando, i costumi e le esperienze attualmente in corso sul demanio marittimo nei Paesi aderenti all’Unione. Lavoreremo nei prossimi giorni anche sulla base delle riflessioni condotte con il Sottosegretario, al fine di predisporre relativa proposta di emendamento al Decreto Sviluppo, affinché il Decreto sia di effettivo sostegno al rilancio dell’economia prodotta dal settore turistico balneare”.