Dopo l’accesa difesa sostenuta contro Roberto Cocco lo scorso 16 aprile, il campione italiano dei pesi supermedi Valerio Ranaldi (10-1-0) sabato 30 luglio alle 20 all’Ancora di Maccarese si appresta alla sua seconda difesa dell’ambita cintura. Suo avversario sarà Alessandro Sinacore (12-1-0), pugile trentunenne di Latina, anch’egli – come il detentore – residente a Roma. Un derby che preannuncia scintille, tra due ottimi atleti con alle spalle – entrambi – una sola sconfitta. Quella patita da Ranaldi è ormai un lontano ricordo. Correva l’anno 2014 e fu frutto di un sua grave disattenzione al meglio sfruttata dall’esperto francese Baptiste Castegnaro che lo mise al tappeto con un terribile diretto destro.
Quella subita da Sinacore risale invece a pochi mesi fa ed è venuta per mano di Lolenga Mock (già campione Intercontinentale Wbo e già campione dell’Unione europea di categoria) che lo ha battuto ai punti al termine di un match di straordinaria intensità. La sfida avrà luogo a Maccarese all’interno dello stabilimento “L’Ancora” e l’organizzazione sarà a cura della BBT Productions capitanata dal manager Davide Buccioni: “Si tratta di una riunione di ottimo livello. Non solo un grande main event ma anche un sottoclou caratterizzato da match molto incerti nel risultato. Spesso ci si lamenta del disinteresse delle televisioni nei confronti della boxe. Io credo che viviamo in un paese dove il calcio monopolizza fortemente i palinsesti televisivi e l’attenzione della carta stampata ma è onesto fare anche un pò di autocritica. Troppo spesso si allestiscono manifestazioni di scarsa qualità all’interno di location inadeguate”.
Purtroppo anche a livello mediatico si continua ad accostare il pugilato a fatti di cronaca deprecabili. “E’ vero, si parla di boxe solo per evidenziare gli aspetti negativi di alcuni protagonisti e questo non lo trovo coerente. Non è vero che tutti i pugili sono dei delinquenti. Nella maggior parte dei casi sono ragazzi che praticano questo sport, anche a livello professionistico, solo per assecondare una loro passione. In Italia vivere di pugilato è praticamente impossibile, è necessario fare un secondo lavoro per andare avanti e nonostante questo il movimento pugilistico risulta in continua crescita da anni. Valerio Ranaldi, il campione italiano che sabato prossimo salirà sul ring per difendere la sua cintura è la prova di come sia decisamente demagogico l’accostamento della figura del pugile al bullo di periferia”.
E con Valerio Ranaldi abbiamo parlato proprio di questo oltre che del suo prossimo impegno: “Sono cresciuto a Corso Trieste, un quartiere della Roma bene. Mio padre è un imprenditore, mio fratello vive e lavora a Bali dove vende case. Dico questo non chiaramente per vantarmi ma perché quando sento certe storie sulla boxe mi viene da ridere. Io faccio pugilato da quando ho 19 anni e fuori dal ring non ho mai litigato con nessuno. Vivo serenamente questa mia passione e quando leggo certi articoli che denigrano la boxe mi viene il sangue alla testa”
Che match sarà quello contro Sinacore?
“Sarà un incontro difficile, contro un avversario che conosco molto bene allenandomici spesso insieme. Lo considero un amico ma quando saliremo sul ring scorderemo entrambi di conoscerci. E’ un pugile forte, dalla boxe lineare ma anche dal pugno pesante. Vincerà chi starà meglio quella sera ma su una cosa posso mettere fin d’ora la mano sul fuoco: sarà un grande match”.
Come è andata la preparazione?
“Molto bene, mi sono allenato senza subire infortuni con i mie allenatori Gabriele Venturini e Marco Di Gianfrancesco, siamo stati in montagna, abbiamo fatto molto sparring con pugili di livello. Insomma, mi sento al massimo della forma e sono sicuro di salire sul ring al meglio della condizione. Io sono un ragazzo umile, preferisco andare avanti a fari spenti, passo dopo passo. Ora sono campione italiano, se le cose andranno per il verso giusto cominceremo a pensare all’Europa. De Carolis, vincendo e difendendo il mondiale in Germania, ha aperto una strada che dovremo cercare di seguire con lo stesso spirito di sacrificio e con la stessa umiltà”

Come detto in apertura è previsto un ottimo sottoclou. Il campione italiano dei supergallo Vittorio Parrinello (7-0-0)affronta Gheorghe Trandafir (4-2-2), pugile rumeno residente ad Ostia reduce da una significativa vittoria contro Alessandro Lozzi (6-2-0). Non ci sarà il titolo in palio ma si tratterà di un test decisamente impegnativo per il due volte olimpionico Parrinello, in rampa di lancio per una prossima sfida intercontinentale.
Il superwelter Francesco Lomasto(9-1-0) incrocerà i guanti contro IvansLevickis (23-22-0), pugile con all’attivo ben 55 incontri da professionista a dispetto della sua giovane età (23 anni), numero uno delle classifiche lituane e capace meno di quattro mesi fa di sconfiggere per Ko l’imbattuto Giancarlo Bentivegna (8-1-0).
Nella stessa categoria di peso Mirko Geografo (6-1-0) affronta Artem Karasev (8-24-2), atleta coriaceo sconfitto recentemente solo di strettissima misura da Felice Moncelli.
Nei mediomassimi il ventottenne romano Adriano Sperandio (4-0-0) combatte contro l’esperto Ruslans Pojonisevs (16-39-1), già avversario di diversi boxeurs italiani tra cui Blandamura, Manco, Spada e Signani.
Infine, i massimo leggero Luca D’Ortenzi (1-0-0) e Ovidiu Ena che (0-1-0) si affronteranno in un match valido come semifinale del torneo neo pro.
La sfida tra Ranaldi e Sinacore sarà trasmessa in diretta da Rai Sport.

Stefano Buttafuoco