Al via la battaglia elettorale, qui a Fregene, proprio sul tema della zona costiera della Lente, dopo tanto silenzio, si torna a parlare di un tema scottante. Baccini esponente di spicco del centro-destra, attualmente all’opposizione, afferma che il vice-sindaco Di Genesio Pagliuca in carica, candidato di punta del PD alle prossime elezioni a Sindaco, non si è dato abbastanza da fare ad ascoltare attivamente le richieste dei cittadini qui a Fregene in relazione al progetto “palazzinaro” e di chiusura delle strade e varchi a mare sulla zona della cosiddetta “Lente”.

Corre subito in soccorso del vice-sindaco il nostro consigliere fregenate Paola Meloni che difende a spada tratta l’operato del vice-sindaco elogiandolo e dando per scontato che i costruttori Federici abbiano il diritto supremo divino, in quanto proprietari della zona Lente, di costruire, di chiudere tutti i percorsi stradali veicolari diretti a mare e di allontanare di fatto sempre più i cittadini dalle spiagge/stabilimenti in zona Fregene centro-piazzetta.

Il diritto di transito sulle vie a mare ci viene scippato e il consigliere non ha fatto per ora nulla, né ha proposto nulla ma al momento afferma, con atteggiamento remissivo, che bisogna abbandonarsi al destino così stabilito sulla Lente, da “tempo immemorabile” e che tutti gli Enti hanno dato i permessi.

Non è esattamente così e lei da consigliere dovrebbe saperlo, infatti la Giunta, con trasparenza negli atti pubblici, ha pubblicato in Albo Pretorio la famosa Deliberazione di Giunta Comunale n. 10 del 20/01/2022 dando avviso di revisione/aggiornamento del Piano Particolareggiato Esecutivo di Fregene e che il progetto di PPE aggiornato sarà adottato, pubblicato, contro-dedotto e approvato nelle forme canoniche di legge (LR 36/87) e si chiedevano istanze agli stake-holders. Non è ancora stato approvato il nuovo PPE, quindi ci sono margini per fare qualcosa, la politica a questo serve, a perseguire interessi pubblici.

In base alla suddetta delibera, che è passata quasi inosservata, in effetti esisteva la possibilità da parte dei cittadini di Fregene e degli stake-holders di inviare alla Giunta istanze alla proposta di modifica del PPE (Piano Particolareggiato Esecutivo di Fregene) entro 60 giorni, con suggerimenti motivati e quant’altro, istanze da valutare ed eventualmente inserire nel futuro rimaneggiamento a modifica del PPE di Fregene.

Da Fregene è partita una  petizione/istanza sottoscritta da più di cento firmatari indirizzata all’area strategia del territorio che  è stata protocollata proprio perchè la Giunta ne possa prendere atto nelle sedi opportune e ne dovrà rispondere ai cittadini, altrochè “futuro ineluttabile sulla Lente”.

La petizione/istanza  chiede in particolare di riaprire le strade a mare al transito pedo-ciclo-veicolare Via Viserba, Via Porto Maurizio e via Cattolica e Via Porto Recanati, chiuse quasi da un anno e mezzo. Ora vedremo a chi veramente interessano le richieste, le necessità e le volontà dei cittadini. Sempre se si vogliono considerare nel nuovo PPE queste più che lecite istanze riguardo le strade usucapite. E’ la voglia di fare bene e l’ascolto “attivo” che interessano al cittadino di Fregene e non dire che non c’è nulla da fare per la Lente perché questo non è vero.

Sproniamo la Giunta a recepire le volontà dei cittadini e non a essere succubi dei costruttori, in fondo noi viviamo qui e paghiamo le tasse qui, esistono delle leggi sull’usucapione e dei diritti sui transiti a mare che la Giunta può assolutamente far valere. Abbiamo una ciclabile sul lungomare realizzata da questa Giunta, una strada e come le raggiungiamo? Dobbiamo circumnavigare la nuova isola di palazzine? Alle polemiche pre-elettorali sterili sulla Lente non siamo interessati, valuteremo i fatti.

Silvana Lovera

Meloni, ipocrisia e realtà

Si è travisato il senso di quello che ho detto, sono stata molto chiara dicendo che la Convenzione di Fregene esiste dalla notte dei tempi con condizioni votate in Consiglio comunale da altri.

In particolare negli anni in cui ad amministrare il Comune c’era il centro destra che votò compatto la nuova distribuzione di quelle cubature che poi sono state realizzate, tra Cecina di Falcia, Via Cervia, via Ortona e ora la Lente.

Ho anche detto che avrei valutato il progetto nel momento in cui si fosse palesato. Ma ad oggi non abbiamo ancora un vero piano quindi non posso esprimere valutazioni. Se quando verrà presentato non corrispondesse alle esigenze della località, se non fosse calato in un contesto generale di riqualificazione, non avrò difficoltà a dirlo.

Quello che non è tollerabile è l’ipocrisia di chi oggi, con la scusa della campagna elettorale, travisa la realtà, dimenticando di aver votato direttamente o fatto votare con precise indicazioni, il Piano che oggi è in fase di definizione.

Paola Meloni, consigliere comunale