Servizi di autospurgo: come ottenere risultati ottimali a Roma e provincia

I servizi di autospurgo in Italia sono svariati e quando si deve scegliere il migliore si rischia che la ricerca diventi dispersiva.

Questo può avvenire soprattutto nei grandi centri, ove le proposte sono molteplici e bisogna individuare quella con il miglior rapporto qualità-prezzo: un’accurata navigazione sul web può aiutare per fare una prima scrematura in tal senso, specialmente se si tratta di cercare professionisti del settore che offrano un preventivo puntuale e trasparente e pagamenti solo a risoluzione del problema.

Nelle metropoli come Roma, poi, occorre anche fare i conti con la vastità del territorio, poiché non sempre un professionista di riferimento mette a disposizione i suoi servizi su tutta l’area cittadina.

Autospurgo: l’importanza di interventi tempestivi a Roma

Roma è una città di quasi 3 milioni di abitanti e, con circa 1300 chilometri quadrati di superficie, ha un numero altissimo di abitazioni, imprese e attività commerciali nelle quali i professionisti potrebbero dover intervenire.

Per questo occorre ricercare un servizio di qualità, come questo autospurgo a Roma messo a disposizione da Idroboss, una realtà attiva su tutto il territorio, provincia inclusa, che giunge sul luogo in genere entro 30 minuti dalla presa in carico del lavoro.

Ovviamente, il team dispone di attrezzature idonee e aggiornate per qualsiasi tipologia di intervento, dalla semplice disostruzione di un lavandino a interventi più importanti sulle numerose reti fognarie.

Macchinari e attrezzature indispensabili per l’autospurgo

Innanzitutto, per effettuare interventi di autospurgo efficaci e in sicurezza è necessario l’impiego di appositi camion dotati di autocisterna a tenuta stagna con un lungo tubo flessibile.

L’autocisterna sarà concepita per contenere diversi litri di liquami di ogni tipo, mentre la tubazione dovrà arrivare anche fino a 100 metri di distanza, così da poter essere portata all’ultimo piano di un’abitazione o nelle profondità di una fossa biologica.

Gli interventi potranno prevedere quindi l’aspirazione efficace di liquidi organici contenenti persino parti solide, ma anche l’erogazione di acqua ad alta pressione sino a svariati bar. Quest’ultima modalità si rivela particolarmente efficace quando la tubatura sia molto incrostata o presenti un profilo a gomito dove è difficile arrivare.

Al fine da rendere il tubo ancora più efficace durante la fuoriuscita di acqua, possono essere inserite anche teste rotanti o altri dispositivi atti a dare una “spinta” ulteriore all’ingorgo creato.

I principali tipi di intervento

Mentre per uno scarico casalingo può essere sufficiente un intervento breve e mirato, come lo smontaggio e la pulizia di un sifone o l’uso di prodotti disgorganti dedicati, per ostruzioni più importanti potrebbe essere necessario scendere fino alla fossa biologica o alla rete fognaria.

Una risalita di acque reflue può, ad esempio, essere sintomo di una fossa biologica non correttamente svuotata: si tratta di un sistema di raccolta di acque nere tipica dei condomini o dei complessi residenziali che necessita di manutenzione periodica per garantire l’efficacia degli scarichi e non far risalire nemmeno i cattivi odori.

In provincia, specie nelle zone più verdi, il professionista può invece trovarsi a dover svuotare o disgorgare il cosiddetto pozzo nero, che non è allacciato alla rete fognaria principale ma raccoglie comunque gli scarichi delle case di campagna o lontane dai centri abitati. Le acque nere non si smaltiscono andando a finire nelle fogne, quindi i servizi idraulici dovranno intervenire periodicamente.

Infine, si presterà attenzione anche al tipo di acque che, eventualmente, stanno causando l’allagamento: quelle nere sono gli scarichi veri e propri dei wc, quelle grigie contengono principalmente i detersivi di un lavandino, una lavatrice e una lavastoviglie o sostanze oleose usate in cucina; infine, le acque bianche sono quelle piovane che rischiano di allagare le strade nei tombini ostruiti e sono tra le aree d’intervento più frequenti nelle città come Roma.