Servizi per l’agroalimentare: quale ruolo gioca il co-packing?

Il confezionamento alimentare è un processo che richiede la massima cura, dalla scelta dei materiali adatti all’imballaggio dei prodotti alla valorizzazione della confezione attraverso un packaging design accattivante e attrattivo.

L’imballaggio primario è quello che contiene i prodotti e vi si trova a stretto contatto rappresentando una barriera tra l’alimento e gli agenti esterni, come per esempio l’aria, la luce e l’umidità, che potrebbero comprometterne le proprietà organolettiche.

Dopo il primo confezionamento è possibile applicare un imballaggio secondario, per migliorare l’aspetto estetico del packaging attraverso confezioni con specifiche caratteristiche promozionali e informative, oppure per raggruppare singole unità di vendita o aggiungere un livello di protezione in più.

In alcuni casi, viene applicato anche un imballaggio terziario con uno scopo prettamente funzionale, infatti la finalità principale consiste nel facilitare lo stoccaggio e il trasporto fino ai punti vendita.

Le operazioni effettuate dopo il confezionamento primario rientrano nel co-packing, ossia tutti quei procedimenti che possono comportare l’applicazione di imballaggi secondari e terziari, l’etichettatura, il cambio di formato e altre lavorazioni.

Con il co-packing dunque si completa il packaging dei prodotti attraverso una serie di processi che, quando coinvolgono prodotti alimentari deperibili, devono tenere conto anche della catena del freddo e della necessità di mantenere gli alimenti a una determinata temperatura.

I vantaggi del co-packing esternalizzato presso l’operatore logistico

Il co-packing può essere realizzato direttamente nella linea di produzione, effettuando tutte le lavorazioni necessarie e successive al primo confezionamento all’interno dello stabilimento di produzione, non obbligatoriamente in modo integrato.

In alternativa, è possibile applicare il co-packing presso un co-packer (contract packager), ovvero rivolgendosi a un’azienda specializzata nel confezionamento di prodotti alimentari a cui affidare in modo esternalizzato l’imballaggio e l’etichettatura dei prodotti, oppure altre lavorazioni a seconda delle proprie necessità.

Un’altra soluzione è affidare il co-packing all’azienda che si occupa del trasporto e della logistica dei prodotti alimentari, incaricandola di realizzare i procedimenti richiesti all’interno del suo magazzino.

Ovviamente deve trattarsi di imprese specializzate nella gestione della supply chain agroalimentare, dotate di personale altamente qualificato, strutture idonee e un adeguato know-how nell’imballaggio secondario e terziario dei prodotti così come nelle operazioni attinenti di etichettatura, kitting, pesatura o prezzatura.

L’outsourcing del co-packing presso il magazzino di questi operatori garantisce alcuni vantaggi importanti alle aziende agroalimentari. Uno di questi è la possibilità di personalizzare i prodotti poco prima della loro distribuzione finale, rendendo più efficiente la gestione dei prodotti deperibili che hanno una breve shelf life come gli alimenti freschi. Questi prodotti vanno immessi sul mercato rapidamente, una necessità che rende il tempismo del co-packing un valore aggiunto considerevole.

Un altro vantaggio è la possibilità di rivolgersi a un solo operatore invece di doversi relazionare con aziende diverse, individuando un unico partner per la supply chain e il co-packing.

Questo approccio assicura importanti benefici in termini di semplificazione dei rapporti commerciali, inoltre consente di avere un maggiore controllo sulla qualità e il rispetto degli standard richiesti.

Allo stesso modo, è possibile velocizzare la distribuzione dei prodotti ai punti vendita, inoltre si possono anche gestire in modo più efficiente eventuali problemi e inconvenienti lato produzione o vendita.

Le lavorazioni possibili nel co-packing dei prodotti alimentari

L’attività di co-packing può includere numerose lavorazioni differenti. Tra quelle più comuni ci sono l’applicazione di un packaging multiplo, con l’inserimento dei prodotti confezionati nell’imballaggio primario all’interno di confezioni più grandi o secondarie.

Inoltre, è possibile effettuare la filmatura al multipack per realizzare le confezioni per il settore food, ovvero mettere insieme due o più unità di prodotto attraverso un film flessibile e adesivo: una soluzione molto frequente nel co-packing dei prodotti alimentari liquidi e semi-liquidi.

Con il co-packing è possibile realizzare anche operazioni di kitting, ossia raggruppare insieme le singole parti di un prodotto per creare il pacchetto finale, oppure cambiare il formato del packaging primario, stampare il numero del lotto o la data, effettuare la peso-prezzatura dei prodotti o inserirli in appositi espositori già pronti per la vendita al dettaglio.

Il co-packing consente alle aziende di essere flessibili, semplificare i processi e concentrarsi sul core business, usufruendo di vantaggi competitivi importanti soprattutto in un settore complesso e difficile come quello agroalimentare.