Sull’argomento, riceviamo e volentieri pubblichiamo: “ A nemmeno una settimana  di distanza dalle indiscrezioni in merito alla possibilità di realizzare una Malagrotta-bis nelle campagne di Fiumicino nord la società civile si organizza mettendo sul piatto della bilancia il proprio rifiuto per una prospettiva del genere  e l’idea, forte, di una via alternativa più vantaggiosa e sostenibile. Le associazioni e i comitati che si sono riuniti per far fronte comune sono molti: Non Bruciamoci il Futuro, Onda Democratica, Terre,  99 fontanili, L’albero, Comitato cittadino di Palidoro, Comitato di zona Aranova, Comitato aurelio, Altavoce, Ludus, Pro loco Torrimpietra e Rete dei cittadini per la sicurezza . “I cittadini insieme alle associazioni ed ai comitati esistenti ed attivi a Fiumicino, partendo dalla zona nord che oggi è sotto attacco diretto, intendono contrastare questo disegno con azioni dimostrative e con proposte alternative già in campo che dimostrano che un altro ciclo dei rifiuti è possibile”. “Siamo molto preoccupati – sottolineano con forza i comitati promotori in una nota congiunta – dell’uso spregiudicato che si fa della ampia disponibilità di aree agricole anche di pregio per opere ad altissimo rischio per l’ambiente come discariche, inceneritori e l’ampliamento già previsto dell’ Aeroporto.” È proprio il tema della gestione dei rifiuti a suscitare forti preoccupazioni e perplessità ai movimenti territoriali. “Da anni a Fiumicino registriamo il palleggiamento del bando per la raccolta dei rifiuti urbani, per i quali sia le leggi italiane che quelle europea impongono il raggiungimento di almeno il 65% di differenziazione! Tale obiettivo – assicurano i comitati nel comunicato – è raggiungibile solo con la raccolta porta a porta,  soluzione che proprio in questi giorni è stata esclusa dal bando di gara di igiene pubblica emanato dal comune, di cui ancora siamo in attesa dell’assegnazione all’impresa vincitrice!”
Lo spettro di Malagrotta e quindi dei rifiuti urbani di Roma, serpeggia  nella regione da tempo e questa volta sono i cittadini di Fiumicino a doverci fare i conti. Su quest’aspetto i comitati sono chiari: “A Roma Alemanno continua a giocare da anni con “l’esperimento” della raccolta porta a porta in pochissimi quartieri con un risultato pari al 15% annuo mentre il restante 85% continua ad andare in modo indifferenziato in discarica; Malagrotta  – mettono in guardia i comitati -è ormai allo stremo, con una autonomia di un anno ancora, ed il tempo stringe: ma invece di prendere atto che occorre cambiare il sistema attuale e le sue conseguenze si continua a cercare di cambiare solo il posto in cui sversare.” I comitati e le associazioni lanciano l’invito aperto a tutti i cittadini, associazioni, comitati e forze politiche, a partecipare all’assemblea pubblica per la costituzione del comitato rifiuti zero di Fiumicino, contro la discarica e a favore della raccolta porta a porta, che si terrà venerdì 27 alle ore 18:30 presso la sala riunioni della cooperativa allevatori di Testa di Lepre (bivio di Fregene)”.
Andrea Piras