Sulla spiaggia canotti, surf, materassini, il corollario del teorema il cui enunciato è inequivocabile: la “quarantena” è finita, il mare è più pulito. Lo dicono i gestori degli stabilimenti, lo sanno ancora meglio i bagnini che tutti i giorni osservano il mare. E, più importante, lo vedono dal colore tutti i clienti che a Fregene non fanno più solo bagni di sole sui lettini. <<Cento volte più pulito del solito – esclama Luca Pacitto, ex campione italiano di windsurf, oggi istruttore di vela al Point Break – un paradiso terrestre, certe mattine l’acqua è trasparente come nelle migliori isole. Metterei la firma per vederlo sempre così, ci domandiamo tutti cosa può essere successo>>. Un piccolo miracolo imputabile non a nuovi depuratori, opere strutturali, impianti particolari. Solo maggiori controlli ma tutti nella direzione giusta: i canali interni dove nel passato è stato scaricato di tutto. Dalla foce del Tevere, che nel periodo estivo per il gioco delle correnti non è fattore determinante di inquinamento per Fregene, l’attenzione si è spostata sulla rete dei canali del Consorzio di Bonifica che attraversano ettari di campi agricoli, aziende zootecniche con migliaia di capi di bestiame, poche in regola e con scarichi regolari. Il Comune di Fiumicino, con il sindaco e l’assessore all’Ambiente, hanno creduto nella pista e fatto controlli a tappeto su tutti i canali. Le principali associazioni locali di Fregene hanno creato “Maremoto”, un supercomitato attivo nella difesa del mare che ha messo a disposizione una sonda capace di rilevare in tempo reale la qualità delle acque. Dati sulla balneazione, trasmessi 24 ore su 24 ai computer dell’Ufficio Locale Marittimo. La Capitaneria di Porto ha sguinzagliato i suoi migliori uomini lungo fossi e canali alla ricerca degli sversamenti illegali. E soprattutto è scesa in campo la Procura di Civitavecchia con il suo capo, Gianfranco Amendola, che ha aperto un fascicolo sulle possibili cause di inquinamento del litorale. Osservato speciale proprio il fiume Arrone e la rete dei canali. Un messaggio cristallino: d’ora in avanti chi sbaglia paga. E l’acqua è tornata limpida…