“Quanto emerge dalle intercettazioni riportate dai quotidiani nell’ambito dell’inchiesta che ha coinvolto l’Amministrazione comunale di Fiumicino è gravissimo e inaccettabile. Apprendiamo con sconcerto che i consiglieri di opposizione sarebbero stati definiti ‘stronzetti’ per aver esercitato il loro ruolo istituzionale, denunciando con fermezza procedimenti poco chiari e atti che oggi risultano al centro delle indagini giudiziarie.

Se per qualcuno essere ‘stronzetti’ significa denunciare opacità, chiedere trasparenza e pretendere legalità, allora ne siamo orgogliosi: vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro. Resta però una domanda politica urgente: quelle parole erano condivise o tollerate anche dal sindaco e dall’Amministrazione? E soprattutto: il sindaco è indagato oppure no? Fino a pochi giorni fa dichiarava di non sapere nulla, oggi invece parla apertamente di incontri in Procura.

Un’Amministrazione che lascia passare simili toni, arrivando perfino a paventare ‘avvisi di garanzia’ all’opposizione, non solo manca di rispetto ai consiglieri comunali, ma soprattutto ai cittadini di Fiumicino.

La politica chiamata in causa è quella di questi anni. Un conto sono le responsabilità amministrative, un altro quelle politiche, che riguardano appunto questa amministrazione e con accuse gravi. Il sindaco valuti le dimissioni”.

I consiglieri comunali di opposizione