“Se le risposte che emergeranno dall’auspicato tavolo tecnico ministeriale, richiesto dall’assessore regionale alle infrastrutture Luca Malcotti e dal sindaco Canapini, non dovessero essere soddisfacenti, siamo pronti a difendere la nostra comunità così come abbiamo già fatto in passato – dicono l’ assessore ai lavori pubblici, Antonio Prete, quello alla mobilità Luigi Boccacini, il presidente del consiglio comunale Mauro Gonnelli, il consigliere provinciale del Pdl, Anselmo Tomaino, e quello comunale William De Vecchis in una nota congiunta –  Il fatto di avere dalla nostra il sindaco Canapini e l’assessore Luca Malcotti, i quali sin da subito hanno cercato vie alternative all’istituzione del pedaggio, ci lascia ancora ben sperare per una risoluzione positiva della faccenda e la convinzione che alla fine non si commetterà un errore storico, come quello del ticket sulla Roma-Fiumicino. Rimaniamo convinti della necessità di arrivare a una soluzione condivisa soprattutto per quanto riguarda pendolari e residenti del comune di Fiumicino, per i quali va fatto un discorso a parte e necessariamente diverso da chi utilizza il tratto della Roma-Fiumicino per arrivare al sedime aeroportuale. In una situazione mondiale ancora delicata, che lentamente si sta scrollando di dosso le scorie della grande crisi globale, con i consumi che ancora non decollano, le famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese e le imprese che lottano per sopravvivere e superare questo particolarissimo periodo storico, l’istituzione da parte dell’Anas di un pedaggio rappresenterebbe un ulteriore fardello alla crescita di Fiumicino. E ci indurrebbe a tutelare i nostri concittadini con qualsiasi mezzo a disposizione. Non va dimenticato che a differenza di altre realtà, Fiumicino non può contare su una viabilità alternativa da e per la città. La via Portuense continua a essere insufficiente alla mole di traffico che quotidianamente si riversa sulla A91. Lo stesso dicasi per la via del Mare. Il conseguente impiego della Roma-Fiumicino non deve essere letto come una scelta privilegiata, ma un obbligo per chi si reca quotidianamente a Roma per lavoro. Attendiamo fiduciosi l’istituzione del tavolo tecnico ministeriale per valutare tutte le possibili soluzioni alternative al pedaggio, compresa la possibilità di esentare i cittadini di Fiumicino dal pagamento del ticket, come per altro già anticipato dal sindaco Canapini, al ministro Matteoli. Se questo non dovesse avvenire siamo pronti anche a scendere in piazza e manifestare”.