Quest’anno, per la prima volta e solo nel Lazio, da metà giugno a metà luglio scatterà il fermo pesca.
Partirà da domani, sabato 12 giugno, e terminerà il prossimo 11 luglio.

Il provvedimento riguarda  flotte pescherecce di Fiumicino e Civitavecchia ed è arrivato con la pubblicazione del decreto ministeriale (Disposizioni in materia di interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca esercitate mediante l’utilizzo di attrezzi trainati “reti a strascico a divergenti (OTB)”, “reti gemelle a divergenti (OTT)” e/o “sfogliare – rapidi (TBB)” – Annualità 20212), dopo che le categorie della pesca avevano chiesto di anticipare il fermo in modo da consentire la riproduzione di molte specie ittiche, rispettandone i tempi, come ad esempio le triglie, le seppie, i merluzzi, il gambero rosa, le mazzancolle.

Lo scorso anno infatti il fermo era scattato il 15 settembre, fino al 13 ottobre.  “È importante – dice l’assessora alle Attività Produttive del Comune di Fiumicino Erica Antonelli – che i suggerimenti del comparto della pesca siano stati presi in considerazione e accolti. I pescatori conoscono il mare e le sue stagioni e sono i primi ad avere un interesse diretto nella conservazione dello stock ittico e della sua biodiversità. Inoltre, per consentire una programmazione che tenga effettivamente conto della reale situazione dei nostri mari e delle sue risorse, è fondamentale investire su studi aggiornati e approfonditi, basi indispensabili per una gestione equilibrata del settore”.  Nel periodo di fermo sarà chiusa anche l’asta del pesce di Fiumicino.