Il tempo di riprendersi dall’applauso convinto della platea per vedere il primo autore sul palcoscenico: Marcello Sorgi. Che per la saggistica con il suo “Edda Ciano e il Comunista” (Rizzoli), ha conquistato il pubblico raccontando “l’inconfessabile” passione della figlia del duce per il partigiano Leonida Bongiorno. Da una storia d’amore a un noir, “Il silenzio dei chiostri”, Sellerio editore, opera della scrittrice spagnola Alicia GiménezBartlett che ha vinto il premio internazionale. L’autrice che ha inventato il personaggio di Petra Delicado, la poliziotta del distretto di Barcellona, ha divertito tutti con la sua simpatia. Rifiutando qualsiasi accostamento con il “maestro” Camilleri e il suo Montalbano, ha definito una “terza guerra mondiale” un ipotetico incontro tra i due commissari. Una sorpresa, almeno per chi non lo conosceva, Arrigo Levi che con il suo “Una vita non basta” edito da Il Mulino ha conquistato la sezione giornalismo. Con Daniela Tagliafico, Cinzia Tani e Marina Pallotta ad alternarsi nelle domande in una sorta di talk show con gli autori. Uno dei più applauditi è stato poi Giuseppe Carrisi che si è aggiudicato il premio critica sociale per “Tutto quello che dovresti sapere sull’Africa e che nessuno ti ha mai raccontato”. Un libro che racconta le vicende del continente africano: i soldati bambini, le guerre tribali dietro alle quali ci sono le multinazionali. Racconti documentati che in platea hanno provocato l’effetto di un pugno nello stomaco. Nella sezione narrativa la prescelta della giuria è stata Simonetta Agnello Hornby per “Vento scomposto” Feltrinelli editore, Infine premio speciale al professor Fabio Benzi, uno dei maggiori studiosi dell’arte del Novecento italiano, per la monografia “Il Futurismo” edito da Federico Motta. Senza dimenticare la sfilata “Futurmoda” di Laura e Lavinia Biagiotti, un omaggio ai cento anni del movimento futurista.