La fiamma pilota che ritroviamo all’interno dei bruciatori, cioè della camera di combustione di una caldaia, ardendo provoca usure, bruciature, ossidazioni e polveri combuste. Nella reazione chimica di trasformazione di combustibile in calore, dove si crea il fumo, ci sono elementi invisibili, come l’anidride carbonica, che danneggia le componenti metalliche.

Per avere una buona resistenza, le camere di combustione, sono costruite con metalli resistenti. Ciò non toglie che qualsiasi lega ferrosa, compreso l’acciaio, tende comunque a proteggersi. Nel farlo creano delle ossidazioni. Quest’ultime sono delle patine di colore diverso che si estendono su tutte le superfici metalliche.

Il risultato è che esse sono isolanti e rischiano poi di diminuire il calore che si sviluppa all’interno oppure non lo trasferiscono ai componenti che riscaldano le acque. Le conseguenze sono quindi di una diminuzione delle prestazioni della caldaia. Effettuando delle pulizie che siano almeno biennali o in autonomia, si ha una diminuzione di tali usure. Aspettando invece si corre il rischio che le ossidazioni si stratifichino e quindi la pulizia che verrà fatta poi a distanza di 4 o 5 anni all’interno del bruciatore diventa costosa, complessa e non definitiva.

DELICATEZZA DEI COMPONENTI

Per fare la Pulizia bruciatore occorre stare attenti ai componenti che sviluppano la scintilla di accensione e alla tenuta della fiamma. Essendo componenti estremamente sensibili è sconsigliato usare delle spazzole setole dure oppure quelle in ferro. Nonostante esse siano più veloci nell’eliminare le incrostazioni e ossidazioni, ripotando il metallo allo stato lucido, rischia di creare dei danni definitivi. Ciò vuol dire che la scintilla non si accendono e la fiamma ha difficoltà a mantenere la sua forma.

La pulizia in autonomia può avvenire con un’aspirapolvere, questo è il primo passaggio. Si debbono togliere tutte le polveri che rivestono i componenti. Poi si usano dei pennellini simili e quelli usati per verniciare. Essi andranno a eliminare le prime incrostazioni e gli stati di polvere combusta, cioè bruciata. Quest’ultima sicuramente crea diversi strati che purtroppo risultano più difficili da togliere con le setole morbide, ma almeno non graffiano la superfice.

Continuate poi a eliminare le polveri con un’aspirapolvere o, meglio ancora, con un’aspira cenere. I caldaisti, per riportare il ferro a nuovo, quindi eliminare ogni singolo elemento di sporcizia, utilizzano degli spray disincrostanti studiati per le caldaie. In alternativa, se ci sono delle incrostazioni, è necessario fare un lavaggio chimico studiato in base alla tipologia di caldaia.

Dispositivo di pulizia per bruciatore

L’aspirapolvere è possibile che dia una buona pulizia della camera di combustione e del bruciatore, tuttavia la sua forza è molto ridotta rispetto agli aspiracenere. Le fuliggini sono infinitamente piccole, minuscole. Quando si usa un’aspirapolvere, il suo motore o filtro, semplicemente non le riesce a trattenere. Nell’aspirazione esterna le fuliggini possono iniziare a volare ovunque nel locale e alcune di esse tornano indietro.

Per avere una buona pulizia di questa parte della caldaia è consigliabile comprare un aspiracenere che ha una forza di aspirazione maggiore, il filtro è studiato per le fuliggini, quindi le intrappola e il lavoro risulta più pulito. I caldaisti infatti usano degli aspiracenere professionali che sono studiati per le caldaie e per tutti i tipi di bruciatore.