Una fossa biologica è una cisterna di raccolta dove, al suo interno, ritroviamo sporcizie organiche e non. Il problema è che questi depositi iniziano a creare dei gas di fermentazione che provocano dei danni. Alcune sono le incrostazioni rapide e difficili da eliminare, solidificazione delle immondizie morbide e danni nella vasca.

Le pareti della fossa biologica sono già sottoposte ad una forte pressione del terreno. Esse sono indebolite dalla fermentazione di alcuni elementi organici. Questo li conduce dunque ad avere delle reazioni chimiche ed è facile che si possano poi danneggiare, spaccare o lesionare.

Possedendo una fossa biologica si ha una responsabilità continuativa dell’impianto fognario privato. Di conseguenza i proprietari debbono cercare di: mantenerla pulita e unitamente di svuotarla nel giusto periodo. Farla riempire provoca un blocco delle fognature, sversamenti e cattivi odori in casa.

Occorre prestare la massima attenzione a questa fossa biologica e lo si fa sia controllando se essa è piena, almeno una volta ogni 3 mesi (dipende poi dalla sua grandezza) e facendo delle Pulizie fosse biologiche.

Non commettere l’errore di pensare che lo spurgo o svuotamento sia l’unica pulizia da fare, perché non è così.

SPURGO E PULIZIA, DIVERSI E NECESSARI

Il termine spurgo indica appunto: svuotare interamente! Tramite l’uso di cisterne con autospurgo, cioè complete di una pompa di aspirazione e motore potente per aspirare, si riesce a garantire un recupero di queste acque. Il servizio viene proposto solo da parte di ditte specializzate e certificate.

Tutto quello che viene recuperato in una fossa biologica viene poi trasportato in stabilimenti atti allo smaltimento di tali rifiuti. Questo è quello che si riceve quando si effettua lo spurgo.

Però c’è poi la pulizia. Essendo un servizio aggiuntivo il cliente lo deve richiedere in riferimento a quali sono le sporcizie notate dagli operatori di spurgo. Esistono 4 tipologie di pulizia: stasatura condutture, pulizia filtro interno, lavaggio fognature di immissione e pulizia della fossa biologica a base.

La stasatura indica l’introduzione di flessibili che sparano vapore acqueo all’interno delle condutture per sciogliere i fanghi e disincrostare. Lo stesso si fa per i canali di immissione che sono la parte interna dove si rigettano le acque sporche. Mentre la pulizia del filtro avviene o con il vapore acqueo oppure con l’idropulitrice. Si tratta di eliminare le immondizie che si sono attaccare al filtro. Infine c’è la pulizia dei fanghi a base che ricadono a terra e che si debbono aspirare con molta forza dall’autospurgo.

Chi pulisce la fossa biologica?

Ovviamente la pulizia, per legge, può avvenire solo ed esclusivamente da parte delle ditte di spurgo. Essi sono gli unici ad avere le attrezzature adatte per agire su liquami e acque reflue, nere o grigie. Oltre alla pompa di aspirazione dell’autospurgo, vi ritroviamo perfino dei dispositivi che sono appunto a vapore e che hanno un’azione virucida. Tra l’altro gli operai hanno un abbigliamento protettivo, mascherina e sono in grado di agire mantenendo alta la sicurezza. Per un privato è bene non cercare di pulire la fossa biologica, anche se vuota, perché i rischi sono di contrarre malattie polmonari, epidermiche e infettive.