In particolare nel passaggio relativo alle decisioni circa l’impianto definitivo, dove il ministro dice che “Lo faremo sapere il 30 aprile, quando firmeremo un accordo di programma con Regione, Comune e Provincia che riguarderà l’intera gestione dei rifiuti. Individueremo una discarica provvisoria. Che dovrà essere provvisoria. E la definitiva sarà la Regione a doverla individuare. Abbiamo chiesto alla presidente Renata Polverini di decidere il sito entro il 30 giugno”.  “Noi tutti sappiamo come risponderebbe il Presidente della Regione, visto che da mesi rilascia dichiarazioni in questo senso, e cioè: Pizzo del Prete; inutile nascondersi da questa amara realtà, anzi, crediamo necessario affrontare questo problema a viso aperto – dicono gli esponenti dei Comitati – Abbiamo letto anche recentemente posizioni contrarie a qualsiasi impianto di trattamento dei rifiuti provenire sia da appartenenti alle forze di governo della città sia alle forze di opposizione; abbiamo registrato le parole del Sindaco Canapini, che non hanno a nostro giudizio chiarito assolutamente la posizione formale dell’Amministrazione circa il problema specifico; non basta dire che l’inceneritore si farà ad Albano, sia perché questo non è scontato sia perché non è l’unico impianto di trattamento dei rifiuti possibile; inoltre non abbiamo sentito nulla di definitivo ed impegnativo circa una discarica definitiva, visto che questa possibilità si paventa oggi per Pizzo del Prete. Nell’ultima riunione di Commissione ci siamo lasciati, non per nostra scelta, con un piano di lavoro che avrebbe dovuto prevedere un approccio serio alla raccolta differenziata porta a porta nel nostro comune, che avrebbe poi consentito un atto formale di superamento di quanto previsto alla delibera 111/2008. Riteniamo che i tempi ci impongano di riprendere a breve questo percorso per arrivare quanto prima alla sua conclusione naturale; a tal fine i Comitati Rifiuti Zero di Fiumicino e Passoscuro hanno completato un documento di linee guida all’adozione della raccolta differenziata porta a porta specifico per il Comune che consente il raggiungimento del 65% di differenziata entro 12-15 mesi dalla sua elaborazione in piano operativo e che consentirà all’Amministrazione di recuperare preziose risorse economiche, valutate in almeno 2 MLN di Euro/anno. Intendiamo sottoporre questo documento alla Commissione, per poi procedere a stretto giro, ed in tutti i casi,  con la presentazione di questo piano alla popolazione. Il 30 Giugno è alle porte, noi metteremo in campo una serie di iniziative di piazza per scongiurare la sciagurata ipotesi di scelta di Pizzo del Prete come sito definitivo, e chiediamo a Voi in rappresentanza delle Istituzioni che governano il Comune di fare quanto prima la Vostra parte chiudendo le porte a qualsiasi impianto di trattamento rifiuti sul territorio comunale, come da Voi dichiarato. Adesso servono i fatti, e siamo qui ancora una volta a reclamarli con forza”.