Leggo che Gesenu è presente sui mercati nazionali ed internazionali da 30 anni. Nata e consolidata in Umbria (è la prima esperienza italiana di società mista a capitale pubblico-privato), si è diffusa in tutta Italia, e opera nei mercati esteri con risultati brillanti: in Polonia, in Romania, in Cile, in Honduras; gestisce il piano integrato dei rifiuti (raccolta, pulizia delle strade, trasporto, recupero e riciclaggio, compostaggio e smaltimento finale in discarica) della metà di Città del Cairo, con 5 milioni e mezzo di abitanti. Riflettendo, mi dico che se Gesenu è riuscita a  migliorare l’igiene di metà della capitale dell’Egitto, la gestione dei rifiuti di Fregene dovrebbe essere un gioco da ragazzi! Già, perché Gesenu, con il 34% delle quote, è il socio di maggioranza della “Associazione Temporanea di Imprese” che si è aggiudicata il bando della gara per il servizio integrato di igiene urbana del Comune Fiumicino per i prossimi 7 anni. Gli altri due soci, Paoletti Ecologia e Cooplat, hanno entrambi il 33%. Dal 1° marzo è partito il servizio ed è chiaro che l’attenzione dei cittadini è catalizzata sulla qualità della nuova prestazione. Vado giù diretta senza tanti preamboli con le domande all’A. D. per capire meglio cosa cambierà a Fregene: Ing. Noto, perché la raccolta porta a porta verrà effettuata dall’ATI cominciando da Parco Leonardo e da Pleiadi che sono località anomale rispetto al resto del Comune?

“Perché siamo obbligati a seguire le indicazioni del bando di gara predisposto dal Comune che prevede una sperimentazione di due anni del porta a porta a cominciare dalle località da lei indicate. Non possiamo decidere noi su “come, dove e quando” agire, ma dobbiamo attenerci alle indicazioni dell’Amministrazione. Ciò non significa, comunque, che non possiamo essere attenti alle istanze degli utenti che stiamo già ricevendo da più parti. Credo infatti che, come spesso succede, si possa modificare il progetto in corso d’opera rendendolo più vicino alle esigenze della popolazione. Partiamo con il porta a porta come previsto dal capitolato, ma non è detto che non riusciremo ad anticipare tale servizio nelle altre zone del Comune accorciando i tempi richiesti dal contratto che prevede un primo step di due anni al Parco Leonardo e Pleiadi, uno step successivo nella zona costiera, Fregene, Focene, Passoscuro ecc.. È necessario dialogare con l’amministrazione in questo senso e rimodulare i tempi di intervento con una procedura. È una cosa che si può fare”.
L’estate è alle porte: in una località turistica come Fregene significa veder moltiplicati i problemi legati all’ambiente e all’igiene urbana. Avete studiato una strategia in merito? Prevedete di potenziare i servizi e il numero di cassonetti in prossimità di ristoranti e stabilimenti?
“Abbiamo previsto un potenziamento della raccolta e dello spazzamento meccanico (che a Fregene è già attivato) da giugno a settembre, anche se secondo la nostra esperienza i mesi cruciali sono soprattutto giugno e luglio; in agosto c’è una stabilizzazione e a settembre le presenze tendono a diminuire. Procederemo con aumento di assunzioni mirate e di mezzi, e cambieremo i contenitori fatiscenti”.
E nell’immediato?
“Attiveremo un Numero Verde al quale potranno rivolgersi i cittadini che vorranno avere informazioni specifiche o fare segnalazioni; consegneremo composter domestici a chiunque abbia un giardino superiore ai 25 mq il cui utilizzo diminuirà notevolmente la quantità di rifiuti organici e degli scarti del giardino: coloro che aderiranno avranno la riduzione della Tarsu; promuoveremo una campagna di informazione sull’uso appropriato dei cassonetti per la differenziata”.
A proposito, la normativa nazionale (legge 296/2006) prevede l’obbligo di raggiungere entro il 2012 il 65% della raccolta differenziata e anche il Piano regionale dei rifiuti della Regione Lazio (18 gennaio 2012) conferma gli obiettivi della legge. A Fregene come siamo messi?
“Non sarà possibile adeguarci alla normativa in pochi mesi considerata la situazione ereditata, e sarebbero necessari ulteriori sforzi economici da parte del Comune. Vi garantisco però che metteremo in campo tutte le nostre forze, competenze e idee per cercare di raggiungere il miglior risultato. Lo affermo come imprenditore e anche come cittadino perché possiedo una villa a Fregene alla quale io e la mia famiglia siamo molto legati. Gesenu ha raggiunto in 30 anni risultati di eccellenza in tutte le località e cercheremo di ottenere risultati positivi a Fregene e a Fiumicino (l’Umbria è diventata una regione virtuosa rispetto ai parametri Europei, sia per il recupero che per il riciclo dei rifiuti)”.
A Fregene alcuni ‘giardinieri’ e molti cittadini gettano regolarmente nei cassonetti sfalci erba, potature, aghi di pini: pensate di poter modificare questa consuetudine?
“Il problema serissimo adesso è far sì che il Comune riattivi al più presto l’isola ecologica di via Cesenatico (naturalmente anche quella di Pesce Luna a Fiumicino) dove si depositano anche i materiali ingombranti. Da parte nostra attiveremo un punto di raccolta settimanale per i rifiuti dei giardini, che non devono essere smaltiti nei cassonetti della differenziata. Puntiamo molto sull’informazione che dovrà essere capillare partendo dalle scuole, chiedendo la collaborazione della Pro Loco, delle Associazioni e Comitati che possono aiutarci a sensibilizzare i cittadini anche sulle norme basilari per la corretta separazione dei rifiuti: fondamentale a questo proposito sarà la campagna che stiamo mettendo a punto e che è uno dei punti di forza di Gesenu”.

In conferenza stampa è stata anche annunciata una lettera che il Sindaco invierà ai cittadini per comunicare le novità del nuovo servizio. Il territorio è vasto e differenziato da diverse tipologie abitative: ognuna avrebbe bisogno di un piano rifiuti ad hoc. La scommessa dell’Ing. Carlo Noto La Diega è grande: gioca una partita che, se condotta male, potrebbe mettere a rischio la reputazione positiva che la sua società ha costruito negli anni. Noi cittadini ci giochiamo molto di più: la qualità della vita (di Marina Pallotta).