La bellezza del viso diventa fondamentale soprattutto quando si iniziano a notare i primi segni del tempo. Quando si è giovani si notano inestetismi che sono di piccola entità, magari di qualche disarmonia nelle forme, ma si interviene in modo deciso quando si hanno problemi dettati appunto dall’età oppure che sono eccessivamente visibili.

Il naso, ad esempio, è tra le prime parti del viso che tende a invecchiare. La sua muscolatura, quella laterale al setto nasale, si svuota. La pelle perde elasticità e si notano più facilmente grinze, solchi e rughe. La punta del naso tende a ingrossarsi e a cascare verso il basso.

Già in un naso che ha una forma perfetta, quindi dritta e con delle narici che non sono troppo grandi, si hanno effetti di invecchiamento precoce. Tale situazione peggiora quando invece ci sono piccole imperfezioni. Purtroppo nessuno può ritenersi soddisfatto del proprio naso. Anzi tutti notiamo qualcosa che non va.

La rinoplastica nasce per andare incontro alle modifiche, rimodellamenti e perfezionamenti del setto nasale. Si tratta di una branca medica che nasce per porre rimedi efficaci contro i danni da respirazione che si ritrovano nei setti nasali deviati. Oggi viene usata molto nella medicina estetica.

Chiunque ha paura di sottoporsi ad un intervento chirurgico di rinoplastica, con tagli, modifica e cuci può optare per una nuova tecnica innovativa, cioè la: Rinoplastica ultrasonica.

ULTRASUONI E MODELLAZIONE NASO

Gli ultrasuoni hanno una potenza impostata in base alla profondità che debbono raggiungere e in base ai tessuti che si debbono modificare. Attualmente vediamo che è utilissima in campo estetico poiché è in grado di eliminare l’adipe, ma soprattutto riesce a rimodellare il naso e il setto nasale.

Tale tecnologia si usa sia in modo indipendente, cioè singolo, che durante operazioni chirurgiche di rinoplastica.

Come funziona? Mettiamo caso che avete una gobbetta sul naso. Essa nasce per una deformità all’interno del setto nasale. All’atto pratico, fare un intervento chirurgico per questo piccolo inestetismo, potrebbe essere eccessivo. Se volete comunque rimuoverla potete impiegare l’uso degli ultrasuoni. Essi sono in grado di limare e ridurre la gobbetta che viene sgretolata ed eliminata naturalmente dall’organismo. Non dovete quindi fare nessuna operazione, ma avrete gli stessi benefici.

Mentre se avete un naso aquilino accentuato, perché c’è una deformità nella parte ossea del cranio, allora si deve intervenire con un’operazione chirurgica. Tuttavia, per ridurre l’aggressività dell’intervento, si useranno gli ultrasuoni sulla parte dei tessuti e della cartilagine.

Riduzione dei tempi di recupero

Impiegando gli ultrasuoni per una rinoplastica, sia con operazione che senza, si ha una forte riduzione dei tempi di recupero.

Questo capita perché essi non vanno a tagliare nettamente un tessuto vivente, ma riescono a sgretolarlo in modo che l’organismo lo possa assorbire ed espellere naturalmente. Inoltre essi riescono a stimolare la ricrescita veloce dei tessuti. Sono infatti utilizzati anche per eliminare cicatrici e questo perché stimolano l’epidermide e i tessuti viventi, nella riproduzione cellulare. Usandoli si ha quindi una velocità maggiore di guarigione rispetto alle operazioni classiche. Non c’è aggressività nel loro impiego, anzi tutto il contrario.