Prosegue il botta e risposta tra l’assessorato all’Ambiente comunale e quello regionale sui dati pubblicati da Goletta Verde riguardo la qualità delle acque marine del Lazio.Tutte le località balneari laziali, Fregene compresa hanno visto la riapertura di tratti di costa prima interdette alla balneazione. Su questo tema l’Assessorato regionale all’Ambiente ha costituito una task force ambientale che ha lavorato con costanza rilevando centinaia di scarichi abusivi nei fiumi della Regione. Questa azione prosegue: oggi stesso un’azione coordinata tra i Carabinieri del Noe, la Capitaneria di Porto e l’Arpa sta effettuando campionamenti straordinari nella zona di Fiumicino, Focene e Fregene. – prosegue Zaratti – Queste attività sono previste all’interno di due protocolli voluti dall’Assessorato all’Ambiente e che hanno come obiettivo il controllo sistematico e puntuale dei fiumi e del territorio del Lazio per reprimere azioni delittuose sotto il profilo ambientale, come gli scarichi selvaggi di residui organici non depurati. È chiaro che i livelli di leggero inquinamento rilevate da Legambiente a Fregene sono dovuti alle acque provenienti dal Tevere, relative ai dilavamenti provocati dalle forti piogge dei giorni scorsi.  – ha concluso Zaratti – Anche in questo caso l’Assessorato ha messo in campo ingenti somme, 365 milioni di euro, per il collettamento e la depurazione di intere frazioni urbane che non erano mai state allacciate alla fognaria. Interventi strutturali di questo calibro stanno già dando i primi risultati. Entro il 2010 il 50 per cento del programma finanziato sarà realizzato, mentre entro il 2013 sarà completato l’intero programma, con due anni di anticipo sulla scadenza dettata dall’Unione europea, cosa che ci consentirà di essere la prima Regione d’Italia a raggiungere il criterio di buona qualità delle acque per l’intero territorio, evitando così eventuali procedure d’infrazione da parte della Comunità europea e offrendo ai cittadini un’ottima qualità delle acque”.