Marco Morandi e Claudia Campagnola

Uno spettacolo entusiasmante, la prima serata di una “E . . State al Wood” al Parco Avventura. I dettagli sono ben descritti nel servizio a seguire di Lorenzo D’Angelantonio. Quello che vogliamo sottolineare è il valore di questa rassegna, partita come meglio non si poteva con un grande testo di Paolo Logli, interpretato da uno straordinario Marco Morandi, alter ego al maschile di Mia Martini, e da una meravigliosa Claudia Campagnola, perfetta in quel ruolo. Alla presenza in platea della sorella di Mia Martini, Olivia, e della nipote Manuela. Il tutto in un luogo magico, unico, come il Parco Avventura con i suoi pini illuminati e protesi verso il palco, quasi un inchino per tanta meraviglia.

Morandi e Campagnola con la sorella di Mia Martini Olivia e la nipote Manuela

“Tutto esaurito al Parco Avventura di Fregene per la prima di Chiamatemi Mimi’, omaggio a Mia Martini scritto da Paolo Logli con Claudia Campagnola e Marco Morandi che ha inaugurato la seconda edizione di E . . State al Wood, con il parcheggio che sembrava quello di uno stadio prima di una partita di cartello. Tutto però ordinatamente preparato per evitare assembramenti e dare confort agli spettatori.
Quello che poteva sembrare l’ennesimo tributo postumo per la grandissima interprete calabrese, una sorta di risarcimento anche se non voluto, si e rivelato essere uno splendido viaggio nel profondo della sua anima bella.
Un vero e proprio inno alla vita, pur con la consapevolezza delle difficoltà e delle delusioni che spesso la vita stessa riserva.
Ma non sufficienti a spegnere il fuoco sacro che ha continuato a ardere fino alla fine nel cuore della grandissima artista.
Così attraversando i suoi più grandi successi interpretati magistralmente da Marco Morandi, Claudia Campagnola, davvero in gran spolvero, ci ha condotto in un percorso fatto di ideali e delusioni, di amori straordinari e di attimi di grande solitudine, aprendoci gli occhi su un essere umano per niente fragile anche se ugualmente vulnerabile.
Lei che ha pagato sulla sua pelle il rifiuto del compromesso tanto caro alla gente di mondo, anche a quella del mondo dello spettacolo.
Lei che è riuscita a mantenere fino alla fine il suo grande amore devozionale per la musica e a non perdere, nonostante tutto, il suo straordinario sorriso. Sorriso che a un certo punto, verso la fine della rappresentazione, e sembrato apparire tra le fronde dei pini del parco illuminato da lucciole e libellule che per una sera hanno preso il posto delle torce dei telefonini.
Le canzoni di Mia Martini, composte dai più grandi autori contemporanei appositamente per lei, hanno fatto il resto e ce la hanno fatta sentire ancora più vicina in una splendida serata Fregenese dove la brezza del mare ha dato ristoro e tenuto a bada pure le zanzare.
Bravi Claudia e Marco nel duetto in omaggio di Mimi’ e Roberto Murolo, “mare” e “tempesta” insieme almeno per questa volta. Chapeau!

Lorenzo D’Angelantonio