“Stavo tornando a casa in bicicletta con mia figlia nel seggiolino sul manubrio. Dal rumore del motore ho capito subito che c’era un’auto che aveva imboccato la strada a tutta velocità e per istinto mi sono girato e l’ho vista arrivare in lontananza. Ho proseguito per qualche metro tenendomi prudentemente al lato della strada ma il rumore sempre più forte che sentivo arrivare da dietro non mi lasciava tranquillo. Il mio timore ci ha salvato perché ho appena fatto in tempo a girarmi di nuovo per vedere l’auto che mi stava piombando addosso. D’istinto ho frenato buttandomi quasi sul marciapiede e in quel momento ho sentito un colpo sul gomito sinistro provocato dall’urto con lo specchietto destro dell’auto. La macchina ha proseguito nella sua folle corsa senza neanche accennare a una frenata e si è dileguata in un attimo. Potete capire il mio stato d’animo, tremavo per la paura e per il pensiero di ciò che sarebbe potuto succedere a mia figlia, che per fortuna non si è accorta di nulla. Ho solo fatto in tempo a notare che si trattava di un auto di grosse dimensioni, tipo un suv di colore marrone, ma ero troppo shockato per vedere anche solo parte della targa”. Dissuasori o no, quando ci si imbatte in pazzi delinquenti di questo tipo evidentemente c’è poco altro da fare se non salvarsi d’istinto come per fortuna è successo in questo episodio, ma a parte questo caso limite troppe volte si è già detto della pericolosità di via Agropoli. Anche su sollecitazione della Pro Loco, questa strada è una di quelle dove è prevista la collocazione di attraversamenti pedonali rialzati. Questa storia ne conferma la necessità e l’urgenza.